domenica 27 luglio 2008

Una catena di indignazione

Aderisco volentieri all'invito dell'amico blogger Arcadia Simone pubblicando anch’io i miei tre punti d’indignazione sul discorso "Italia".
Le regole di questa iniziativa bloggatica sono due:
- indicare nel proprio blog tre cose di questa nostra Italietta che riteniamo disgustose, vergognose, che ci fanno venir voglia di urlare il nostro disprezzo e pensare che sarebbe meglio vivere da un'altra parte;
- invitare 5 blogger a fare altrettanto nei propri blog, indicando i loro link e spiegando perché scegliamo proprio loro.
1) La forbice tra ricchi e poveri, tra tutelati e precari, tra governanti e sudditi, tra Casta e Popolo è sinceramente disgustosa.
2) Il ritorno preponderante e pericoloso di ideologie razziste e fasciste, che vedono nell'Altro, nel Diverso un pericolo da combattere (rom, migranti, gay, meridionali, ecc...)
3) L'attacco costante alla Costituzione repubblicana (nata dalla Resistenza e dall'antifascismo), allo Statuto dei Lavoratori, alla Magistratura e alla Storiografia nazionale, con una rivalutazione dei repubblichini fascisti ed una condanna dei Partigiani, ultimi eroi nazionali.

lunedì 21 luglio 2008

E' davvero bello.



PADOVA - Apre al Pd e sbeffeggia l'inno di Mameli. Poi se la prende con "i professori che non vengono dal nord". Umberto Bossi arriva al congresso della Liga Veneta-Lega Nord e usa toni concilianti verso i democratici: "C'è spazio, siamo pronti ad accogliere le proposte del centrosinistra sul federalismo. Da parte nostra non ci sarà una chiusura al Pd e a Veltroni". Parole che arrivano dopo che ieri il Senatur aveva dichiarato la sua piena sintonia con Silvio Berlusconi sulla riforma della giustizia. Con cui, oggi, non si è ancora sentito: "Mi sembra abbia altro da fare in questo momento". Poi Bossi sale sul palco e arringa i delegati. Il primo affondo, accompagnato da un inequivocabile dito medio alzato, è contro l'inno di Mameli: ""Non dobbiamo più essere schiavi di Roma. L'Inno dice che 'l'Italia è schiava di Roma...', toh! dico io". Secondo affondo contro lo Stato "fascista": "E' arrivato il momento, fratelli, di farla finita". Poi tocca al federalismo. Il leader del Carroccio si dice favorevole alla perequazione tra le regioni più ricche e quelle più povere. Ma con criteri diversi da quelli attuali: "Deve essere una perequazione giusta, non come è adesso, dove chi più spende più ha soldi dallo Stato. E' una truffa, è uno schifo". Capitolo scuola. Per Bossi è ora di dire basta "al far martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord. Un nostro ragazzo è stato 'bastonato' agli esami perché aveva portato una tesina su Carlo Cattaneo". Quindi Bossi chiama al suo fianco la parlamentare leghista Paola Goisis, della commissione Cultura della Camera, che rilancia: "Gli studenti italiani sanno tutti i sette re di Roma ma non sanno neppure un nome di un doge della Repubblica Serenissima".
Di grande effetto anche la tirata sul Lombardo-Veneto che "ha la forza di battere chiunque, di abbattere gli Stati e forse sarà necessario farlo. Ogni volta che il Lombardo-Veneto si è unito, ha vinto".






E' davvero bello, per me meridionale, sapere che il PD vuole discuter di federalismo con lor signori. E' davvero bello, per me meridionale, sentirmi dire queste cose. E' davvero bello, per me meridionale, constatare che il presidente Napolitano rimane per l'ennesima volta in silenzio.

sabato 19 luglio 2008

La Cloaca Gasparri


"La cloaca del Csm correntizzato, partitizzato e parcellizzato è uno scandalo che offende gli italiani". Con queste parole si è espresso ieri il capogruppo al Senato del Pdl, l'ex ministro Gasparri. E' chiaro che è stato frainteso. Non si sarà certamente espresso così. I soliti comunisti hanno citato la sua frase estrapolandola dal contesto. Infatti il PD ha subito chiesto scusa. Perchè Veltroni, in uno slancio bolscevico, si era permesso di dire: "Con questi toni, il dialogo si interrompe!". Il dialogo? A me non sembra che Berlusconi e i suoi ras siano interessati a dialogare con qualcuno che non sia texano o residente in Vaticano.

Chiaramente il Presidente della Repubblica, Giorgione Napolitano, che è anche presidente del CSM (secondo quel fogliaccio antifascista chiamato Costituzione), non ha detto una parola: nun sia mai ca Berlusconi si incazz!

Intanto il Mago Silvion ha fatto o'miracolo: la spazzatura è scomparsa dalle strade di Napoli. Sembra sia comparsa in altre zone della Campania, ma probabilmente è solo una voce messa in giro da qualche irriducibile brigatista rosso.

Intanto Gasparri, autore della omonima legge che è stata condannata dalla Unione Europea in quanto viola i più semplici e basilari principi democratici, è prontamente tornato sui suoi passi: praticamente, una marcia (su Roma) all'indietro. Ha detto che il dibattito radiofonico a Radio Radicale aveva raggiunto livelli tali che anche i suoi toni sono stati eccessivi. La Russa ha subito confermato: "Da noi, massimo rispetto a Napolitano e al CSM". Storace ha chiosato, dicendo una cosa di destra: "A froci!". Veltroni subito: "Ok, dialoghiamo?".

martedì 15 luglio 2008

Stanno realizzando il programma della P2



La famigerata loggia massonica Propaganda 2, meglio nota come P2, realizzò nel 1976 circa un manifesto programmatico, dal titolo "Programma di Rinascita Nazionale": in pratica, veniva organizzato un colpo di stato morbido, con una involuzione autoritaria delle istituzioni, la predominanza del potere esecutivo su quello legislativo e giudiziario, l'espulsione dei comunisti dalle istituzioni, il controllo della informazione e l'infiltrazione nel sistema bancario, finanziario e militare.

Ora posterò alcuni punti del Piano piduista, e credo noterete la strabiliante e preoccupante convergenza con ciò che si sta realizzando in Italia in questi anni, specie quando al governo sedeva o siede Silvio Berlusconi, iscritto alla loggia massonica P2 col numero di tessera 1816.



  • la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati, cioè la criminalizzazione della magistratura che viene costantemente portata avanti da Berlusconi e dai suoi ras;


  • la normativa per l'accesso in carriera (esami psico-attitudinali preliminari), cosa che è stata proposta qualche tempo fa per verificare la "sanità mentale" dei giudici;


  • riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale), cioè la sottomissione del potere giudiziario rispetto a quello esecutivo;


  • riforma dell'ordinamento giudiziario, di cui Castelli prima e Alfano ora sono i portabandiera;


  • eliminazione delle festività infrasettimanali e dei relativi ponti, cosa già avvenuta con le note "festività soppresse";


  • concessione di forti sgravi fiscali ai capitali stranieri per agevolare il ritorno dei capitali dall'estero, realizzata dal governo Berlusconi 2001-2006;


  • controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese, con l'acquisizione di giornali e televisioni (Rete4, scalata al Corriere della Sera, acquisto della Mondadori, legge Gasparri, decreto sul digitale terrestre, ecc...);


  • divisione delle competenze delle camere, cosa proposta anche dal Pd veltroniano;


  • realizzazione di due soli schieramenti politici (centrodestra e centrosinistra), col taglio delle ali estreme (infatti la sinistra è scomparsa dalle istituzioni);


  • privatizzazione della Rai, che è nei programmi di Berlusconi da almeno 15 anni;

Eccovi serviti! Quando sentirete Berlusconi o Veltroni o qualunque altro esponente politico parlare di queste cose, capirete che c'è il rischio di realizzare in Italia il programma eversivo ed autoritario della P2.

lunedì 14 luglio 2008

Il mondo si è fermato. La dittatura prosegue.

Sono decenni che ci dicono che il mondo corre veloce, che non ci aspetta, che i treni passano a tutta velocità e se non li prendiamo non ripassano più. Allora ho fatto un esperimento: non ho scritto su questo blog per circa 20 giorni. Oggi, 14 luglio, mi sono deciso a riprendere carta inchiostro e calamaio, e di dire la mia sul mondo.
Non è cambiato un cazzo.
Palestinesi ed israeliani continuano ad uccidersi, anche se testa d'asfalto si dice ottimista sulla pacifica risoluzione della questione mediorientale.
In Afghanistan non sono ancora riusciti ad esportare la democrazia (ieri 9 morti tra i marines americani, record degli ultimi tre anni).
Il G8 giapponese ha deciso di non decidere, come ogni G8 che si rispetti.
Passando all'Italia, Berlusconi è al governo e continua a realizzare la sua dittatura morbida. Veltroni cerca di dialogare (con chi, nessuno lo ha capito). Casini dice si, anzi no, anzi forse. La sinistra extraparlamentare (mi fa senso chiamarla così) non si è ancora ripresa dalla batosta elettorale.
Insomma...nulla di nuovo sotto il sole. Alla faccia del mondo in continuo movimento.
Il Mondo si è fermato, fratelli. Non fa più un passo in avanti, un minimo progresso, un avanzamento culturale, politico, economico o sociale.
L'unica novità di rilievo è stata la Rinascita di una Opposizione in Italia: Tonino Di Pietro ha organizzato e realizzato, in sole 2 settimane, una manifestazione a Piazza Navona che ha visto la partecipazione di circa 50mila persone. Il No Cav Day ha visto la partecipazione di Marco Travaglio, della Guzzanti (che ha sparato forte e preciso, porca miseria!) e di Beppe Grillo in audioconferenza. L'hanno chiamata "manifestazione dell'antipolitica": a me invece è sembrata l'unica iniziativa realmente politica degli ultimi 20 giorni. E lo dico andando oltre le facili battute sulla Ministra Pompinara (alias Mara Carfagna, professione soubrette) e sulle intercettazioni: il problema è di vera e propria emergenza democratica! Non so voi, fratelli, ma io ho paura, davvero paura, che la già flebile ed imperfetta democrazia italiana sia in grave pericolo: le leggi ad personam rischiano di diventare vere e proprie leggi costituzionali!
Posterò più tardi il programma della P2: noterete delle preoccupanti somiglianze con ciò che sta realizzando il CaiNano.
Inoltre ho messo anche un sondaggio, che durerà tre anni: il tempo che ci mise Mussolini a realizzare il suo regime. Speriamo che i corsi e ricorsi di vichiana memoria non ritornino.
Voi che ne pensate?

martedì 24 giugno 2008

Continuavano a chiamarlo Impunità

Qualche anno fa uscì un libro dal titolo emblematico: "lo chiamavano Impunità". Oltre all'ovvio riferimento al celebre spaghetti western "lo chiamavano Trinità", con Bud Spencer e Terence Hill, il libro evidenziava come le vicende giudiziare del quattro volte premier assomigliavano ad un Far West all'italiana. In qualsiasi altro paese "democratico" del Mondo, un personaggio come Berlusconi non potrebbe PER LEGGE far politica. Nella nostra italietta del c..zo, invece, tutto è consentito a chi ha i miliardi. Anche l'impunità, cioè la possibilità di non farsi processare. Alla peggio, di essere condannato in qualche grado di giudizio ma poi vedere il proprio reato prescritto per qualche legge approvata ad hoc da un parlamento di servi e lacchè. Il Caimano Silvio, oggi, ha ottenuto l'ennesima impunità: all'interno del decreto sulla sicurezza e immigrazione, il non mio premier ha inserito, e fatto approvare, una norma che sospende i processi per reati commessi prima del 2002. Guarda caso, proprio un processo in cui Berlusconi è accusato di corruzione (il Caso Mills) ha i requisiti per la sospensione. E come se non bastasse, il famigerato Lodo Schifani (immunità per le più alte cariche dello stato) sarà approvato tra poche settimane, e consentirà al Beslusca di non farsi processare fino a quando resterà al potere.
Faccio quindi un esempio: se berlusconi, tra cinque anni, venisse eletto Presidente della Repubblica (7 anni di mandato), le sue pendenze penali subirebbero uno stop di 12 anni, con la probabilità che molti reati attualmente perseguibili saranno tra 12 anni prescritti.
Se in Italia esistesse una vera Destra, legalitaria e giustizialista, o una vera Sinistra, vaccinata dal veltronismo, forse Berlusconi sarebbe stato processato.
"Anche se voi vi sentite assolti, siete lo stesso coinvolti" De Andrè

lunedì 16 giugno 2008

Sull'Esercito nelle strade.

2.500 militari impiegati in supporto alle forze dell'ordine. 6 mesi prorogabili solo una volta. Questa la proposta del Governo Berlusconi, per bocca del Ministro della Difesa La Russa, sulla cosiddetta "emergenza sicurezza".
Lo dico subito: per me è uno spot elettorale. Un modo per far vedere che con la destra al potere c'è maggior presenza dello Stato nel territorio, e pertanto maggior sicurezza percepita. Se si riuscisse davvero, in sei mesi o in un anno, a rendere più sicure le nostre città... io sarei addirittura a favore della militarizzazione dei nostri territori. Ma siccome sono di Napoli, e so bene che il problema criminalità a ragioni ataviche, addirittura pre-unitarie, so altrettanto bene che in un anno non si può fare nulla, se non diminuire le libertà dei cittadini, dare l'idea di un paese sull'orlo di una invasione o di una guerra civile, farci sentire cittadini di regimi sudamericani. Abbiamo già avuto (Genova 2001) la polizia cilena, ci stiamo avviando verso nuove leggi speciali???