giovedì 15 maggio 2008

A fuoco!

Eccomi qui. Dopo 3 gg di black out (sono stato a Napoli), rieccomi sul blog. E vi ringrazio, perchè ultimamente stanno nascendo dibattiti interessanti, fatti con convinzione delle proprie idee e col rispetto di quelle altrui.
Mentre stavo a Napoli, i miei concittadini hanno dato fuoco ad un campo rom. Il giorno dopo, Roma e Milano hanno comunicato che istituiranno un commissario speciale cittadino sulla questione rom. Gli zingari, in gran numero, stanno lasciando Napoli, Roma e Milano.
Al di là dell'episodio contingente (che secondo me va stigmatizzato e criticato), vi chiedo di esprimervi su un problema preciso: la convivenza tra rom e italiani. Specifico che non vi chiedo di commentare la Bossi - Fini, o il reato di immigrazione clandestina, o altro: vi chiedo di esprimere un commento su come si può risolvere quella che rischia di essere una delle tante emergenze da prima pagina o da campagna elettorale, che poi però possono avere ripercussione e sviluppi ben più gravi ed incontrollabili.
Io ho una mia posizione: chi lavora onestamente, è bene accetto; chi sta ai semafori, non mi disturba; chi commette reati, vada in galera con pene certe. Non mi interessa la provenienza etnico-geografica del delinquente: in galera, punto e basta.
Non vorrei che si ricominciasse coi pogrom...

3 commenti:

Simone ha detto...

condivido la tua ultima osservazione, la nazionalità di chi commette unr eato è un fatto accidentale, ciò che conta è il reato stesso.

i rom in questo senso non fanno eccezione anche se penso esista una "questione rom" perché non possiamo negare che in loro presenza ci sia un incremento di piccoli reati (spesso neanche denunciati).

E' chiaro che tutti i nomadi che vogliono integrarsi devono avere accesso ad ogni sostegno ordinario che il nostro stato sociale ancora offre, ossia quei sostegni (all'affitto, formazione professionale gratuita) utili a imparare un lavoro e avere una casa regolarmente.

Sono contrarissimo invece, proprio perché i cittadini sono tutti uguali, a concepire aiuti straordinari ad hoc, come quello fatto dal ministro della Stupidità Sociale Ferrero alla fine del suo mandato.
Sciagura Ferrero ha infatti creato per Bologna un fondo di oltre 700mila euro per concedere case popolari gli zingari.
Mi sembra inopportuno e diseducativo

bradipa ribelle ha detto...

i rom da sempre sono il capo espiatorio di tutto, forse se iniziassimo a nn pensare che è così anche loro avrebbero più volglia di integrarsi no?
sono pochi, purtroppo, i programmi sociali a favore dei rom e sono coloro che ne avrebbero più bisogno, l'integrazione è possibile, ma basta volerla, non solo loro, ma anche noi...
chi sbaglia, che paghi e paghi in misura adeguata...
il problema è davvero incasinato, ma io penso che non bisogna mai dimenticarsi che anche il rom è una persona e come tale ha gli stessi diritti di tutti gli altri....
in questo momento davvero mi manca sempre di più Fabrizio De Andrè

Franca ha detto...

Sono più che d'accordo con la tua posizione.
La colpa è sempre individuale e non collettiva.
Un intero popolo, etnia o razza non può essere accusato di ciò che compie un suo singolo individuo.
In ogni caso, una società che accetta il principio per cui è possibile farsi giustizia da sè, va verso la barbarie...