mercoledì 28 maggio 2008

IL RITORNO DEL FASCISMO

Secondo molti “osservatori”, non è corretto parlare di ritorno dei fascisti. Secondo (pochi) altri, invece, i fascisti stanno realmente riprendendo forza. Secondo me, infine, non bisognerebbe parlare di ritorno dei fascisti: è più corretto parlare di ritorno del fascismo. L'espressione andrebbe usata al singolare, in quanto gli ultimi accadimenti di cronaca dimostrano che non è in atto una ripresa di vigore di alcuni singoli estremisti di destra che, autonomamente o in piccoli gruppi, stanno facendo tornare il Paese indietro di decenni; si tratta, bensì, di un'autentica riorganizzazione del movimento fascista, sotto nuove (ma non per questo meno pericolose) forme. Oltre a ricordare, cosa quanto mai urgente, che la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana sancisce il divieto di riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista (e quindi andrebbero dichiarate illegali e sciolte tutte quelle organizzazioni, tipo Forza Nuova, che si rifanno anche esplicitamente al fascismo), andrebbe anche rivisitata la storia d'Italia, sia quella riferita al regime mussoliniano, sia quella degli anni 60 – 70: il fascismo, come progetto politico, non è certo morto con Mussolini a Piazzale Loreto! Dalla nascita del Movimento Sociale, la galassia fascista ha avuto una costante e pericolosa legittimazione da parte della DC che spesso, ignorando l'infausta previsione di Giolitti, ha utilizzato l'MSI come deterrente all'avanzata delle sinistre (e del PCI in particolare). Ecco spiegate, quindi, le stragi di stato che i servizi segreti “deviati” (altro che deviati... diritti diritti) hanno talvolta coperto, talatra organizzato usufruendo della manovalanza fascista. Per non parlare, poi, delle esperienze di gruppi quali Ordine nuovo, Nar e Avanguardia Nazionale, sigle che a molti nostri coetanei non dicono quasi nulla. E ciò dimostra che l'opera di cancellazione della memoria storica d'Italia ha avuto, certamente, risultati importanti: oggi i partigiani sono criminali, mentre i repubblichini sono le vittime; oggi Auschwitz è una menzogna, mentre le Foibe una triste verità; i Nar sono dei poveri pazzi, mentre le BR sono dei pericolosi rivoluzionari; la bomba alla stazione di Bologna l'ha messa Nonsisachi; non dedichiamo le strade ad Arafat (premio nobel per la pace) ma si discute di dedicarle ad Almirante (fucilatore di partigiani).Oggi, anno 2008, abbiamo la caccia all'immigrato e all'omosessuale, gli scontri all'università, elezioni festeggiate a braccio teso, eccetera eccetera. Abbiamo revisionismo storico (che talvolta sfocia nel più bieco negazionismo) e tolleranza nei confronti degli atteggiamenti fascisti (so ragazzi...): a Verona, 5 fascisti uccidono un ragazzo, ma tutti corrono in tv a dire che è da escludere il movente politico; a Roma, un gruppo di fascisti massacra un negoziante proveniente dal Bangladesh, ma non si può dire che dietro vi sia una regia politica; Forza Nuova accoltella gli studenti all'università, ma Roberto Fiore va in tv a dire che FN è contro la violenza.
Fino a quando gli antifascisti staranno zitti e, cosa più grave ancora, fermi?

10 commenti:

Franca ha detto...

Più che di ritorno dovremmo parlare di risveglio...
C'è ancora bisogno di antifascismo ma pare che larga parte della politica l'abbia dimenticato

Simone ha detto...

I fatti di questi giorni sono preoccupanti e in effettis ervirebbe una riflessione (rapida) seguita da un'azione (efficace) di ogni autorità capace, ai vari livelli, di stroncare sul nascere l'ascesa di un'estrema destra che chiamo "violentista", ossia che ricorre a una violenza che si "giustifica" in se stessa.
Nel concreto, in sostanza, arrivo alle tue stesse conclusioni anche se da punti di vista diversi, in particolare sull'analisi politologica della cosa.
Sai bene che fascismo e antifascismo per me sono termini desueti perché non più utili ad analizzare la situazione attuale e per questo parlo di estrema destra... una destra che, credo, avrebbe disgustato lo stesso Mussolini col quale ha scavato una frattura a partire dal 26 aprile '45.

Ma qui finisce la cronaca e comincia la storia, andrei OT.
Un grosso saluto e un abbraccio, negli ultimi giorni mi sei mancato!

Antonio Nemo ha detto...

@ Franca: se larga parte della politica dimentica di essere antifascista, gli antifascisti non devono dimenticarlo... e devono riprendersi le piazze e le strade.

@ Simone: Mussolini forse no, ma Farinacci e Co avrebbe apprezzato e come... Comunque il problema è un altro: il fascismo è illegale in Italia da 60 anni. Tutti i partiti o movimenti che si richiamano al fascismo sono illegali, e pertanto i loro esponenti andrebbero arrestati. Se la giustizia non è giusta, lo sarà la vendetta.

Anonimo ha detto...

Anch'io condivido quanto dice Simone, sul fatto che termini come fascismo ed antifascismo sono da considerarsi desueti.
Infatti proprio nel blog Solleviamoci, ho intrapreso amichevolmente una via di autocritica della sinistra stessa che spesso, grida al fascismo con troppa facilità, senza farsi carico che gli stessi sono uomini con cui cercare un dialogo, che dovrebbero promuovere le istituzioni.
Tant'è che ho scritto (sempre in Solleviamoci con post molto simili a questo) che finchè ci sarà l'antifascismo militante, vi sarà il fascismo. I comunisti (di cui sono simpatizzante) sembra se li siano portati dietro dagli anni del dopo guerra.
Comunque ormai è vero, tra Forza Nuova e vari movimenti di estrema destra, si sta creando una pericolosa mentalità di intolleranza. Ma io non voglio una guerra con loro, sono un prodotto di una società spietata e ignorante. Se guerra deve essere, che sia contro chi risiede ai "piani più alti".

Un salutone.

Simone ha detto...

eh eh, però ai visto che piega ha rpeso la vicenda del Pigneto? Il capobanda era un kompagno, e tra gli "squadristi" c'era un ragazzo di colore. Alla faccia dell'aggressione nazifascista!
Come dice il blogger Pike questo episodio ha "ridefinito il concetto stesso di figura di merda"... vedi perché ci vado cauto col dare etichette politiche a questi episodi? Non è questione dif aziosità, ma di realismo.

E ora, in piedi e vigili contro l'ondata di violenza nelle nostre città!

Antonio Nemo ha detto...

Che vergogna! La vicenda del Pigneto dimostra che la sinistra, in Italia ma credo anche nel mondo, abbia ormai smarrito la bussola.
Guarda, mi incazzo più con un sedicente "compagno" che fa le spedizioni punitive rispetto ad un fascista. Perchè dal secondo te lo aspetti, dal primo - fino ad ora, almeno - mai!
Che schifo! Hanno il tatuaggio del Che e fanno le spedizioni punitive. Che schifo!

Anonimo ha detto...

Schifoso sì Antonio, proprio schifoso. Hanno perso la bussola, ma io sono anni che lo ripeto.
Ciao.

Anonimo ha detto...

beh, sicuramente il fascismo e' stato un freno per il paese ma ha portato anche rinnovo sia da un punto di vista sociale che in campo di leggi(ad esempio il famoso "sabato fascista"(prima si lavorava tutta la settimana tranne la domenica), la riforma sulle pensioni(prima erano inesistenti), ha dato un identita' all'Italia nel mondo, ha cacciato la mafia fino all'ultimo cavillo,ecc.ecc.)
non parliamo troppo di fscismo quando stalin, mosso da principi comunisti, uccise qualcosa come 50milioni di persone che non rientravano nei suoi criteri ne lager siberiani. io mi chiedo come si possa aver il coraggio di mettere la falce e il martello ovunque come se rappresentasse un simbolo di liberta', una liberta' che ha portato l'est europeo a una situazione tragica di degrado e sottosviluppo mentre noi occidentali mossi dal capitalismo abbiamo in mano il mondo. Grazie a dio l'est ora e' libero e pian piano si sta adeguando ai nostri livelli...

io sono nazionalista, io voglo il mio paese riequilibrato, visto che ora stiamo sforando un'po' troppo nell'indecenza, troppe liberta' che portano la societa' a prendere una piega che mai si raddrizzera', troppo internet,troppa tv, troppe cazzate che sconcetrano i nostri figli dal futuro,

sono molto amareggiato dalla societa' attuale...

Anonimo ha detto...

Creare blog che seguono una linea politica ben definita, nel tuo caso di sinistra, ridicolizza il blog stesso e la serieta' dell'autore del post. Il fascismo era l'identita' di un popolo che fino al 24 aprile del '45 seguiva una linea politica basata su ideologie, giuste o sbagliate, che identificavano la nazione. Se analizziamo il fascismo ed il comunismo si possono trovare delle convergenze da lasciare a bocca aperta. Con questo voglio dire che, chi ritiene che il reato di apologia del fascismo sia cosa giusta, deve automaticamente pretendere che venga istituito anche il reato di apologia del comunismo. Questo perche' si e' riusciti ad allontanarsi da un "pericolo", secondo alcuni, come il fascismo, proibito ormai da 70 anni circa e non si considera un pericolo un movimento come il comunismo che ancora oggi non dimostra di funzionare, in nessun posto al mondo in cui vige. Voler fare i progressisti non vuol dire difendere una parte politica, perche' per simpatia o ideologia, puo' sembrare giusta. Il mio pensiero mi suggerisce che il mondo non e' fatto solo di destra e di sinistra. Sveglia!

Egidio Luongo

Anonimo ha detto...

L'abolizione delle province elettive è un ritorno al Podestà fascista

Ricardo Klement