domenica 8 giugno 2008

Nè martire, nè eroe: Uomo.

A me i carabinieri non stanno simpatici. Così come i poliziotti, i finanzieri e compagnia cantante. Loro sono difensori dello status quo, gente che difende ciò che io voglio distruggere. Servitori di uno Stato che non merita niente. Pedine di un gioco troppo più grande di loro. Esseri esaltati dal "senso del dovere" e dalla "fedeltà alle istituzioni", le stesse istituzioni che imbrigliano i cittadini rendendoli sudditi.
A me i carabinieri non stanno simpatici, anche se so che sono persone come tutti, con le loro debolezze e le loro forze. Sono lavoratori. A loro va riconosciuto, sempre e comunque, l'onore delle armi. Ieri si sono svolti, a Pagani, i funerali di Marco Pittoni (32 anni), sottotenente dei carabinieri. Stava in fila all'ufficio postale, quando tre disgraziati hanno iniziato una rapina. Il sottotenente è intervenuto, riuscendo a sventare la rapina, ma è stato colpito alla gola da un proiettile esploso dai rapinatori. Dopo qualche ora di agonia, si è spento.
Per tutti, Marco Pittoni è un eroe. Con sprezzo del pericolo è intervenuto, pagando con la vita.
Per altri, i più retorici, è morto da carabiniere, intervenendo per sventare una rapina.
Per qualcuno, i più codardi, Pittoni si doveva fare i fatti suoi, e girarsi dall'altra parte.
Secondo me, Marco Pittoni non è un eroe, nè un martire, nè un esaltato. E' semplicemente - merce rara di questi tempi - una persona che non ha abbassato lo sguardo. Non si è girato dall'altra parte.
Marco Pittoni, uno che non si è girato dall'altra parte.

3 commenti:

bradipa ribelle ha detto...

si hai ragione effettivamente merce rara le persone come lui.... ma non sono eroi, sono persone vere, persone che non si arrendono...

Franca ha detto...

Hai detto bene: merce rara...

Anonimo ha detto...

Sarò banale ma... bellissimo post.
Spesso nel tuo spazio Antonio, non mi dilungo molto, i tuoi post non mi lasciano altre parole che quelle di condivisione.

Ciao.