venerdì 4 aprile 2008

D.O.C.

Mi sono preso quattro giorni di pausa. Ne avevo bisogno, per riordinare le mie idee. Questa campagna elettorale mi sta logorando il cervello: è incredibile assistere quotidianamente allo stillicidio di stronzate che i candidati premier ci propinano! Considerando solo i due principali avversari, Berlusconi e Veltroni, i conati di vomito mi assalgono costantemente. Dopo quattro giorni sono tornato qui, a straparlare e a sfogarmi: perchè uno ha bisogno di parlare, specie in un mondo di sordi.
Dopo la mozzarella campana, accusata di relazioni incestuose con la diossina, ora tocca al vino. Anche a quello doc, denominazione di origine controllata, ma controllata da chi? Da quelli che danno patenti doc in cambio di qualche bustarella? Di multinazionali del vino transgenico? La UE chiede lumi all'Italia (figuriamoci) su una ventina di aziende che avrebbero inserito sostanze chimiche nella produzione di vini italiani di alto livello. Ovviamente, il governo italiano ha rilasciato la seguente, illuminante, chiarificatrice dichiarazione: NO COMMENT!
Benissimo. Quindi noi abbiamo la fortuna di vivere in un paese (l'Italia) considerato da tutti una sorta di paradiso in terra, un paese bellissimo che dovrebbe vivere quasi di solo turismo, una terra bagnata per tre quarti dal mare e con delle montagne fantastiche, con dei prodotti unici per gusto e valori nutrizionali, ... noi abbiamo la fortuna di vivere in questo Paese, e i nostri governanti non sono capaci di mettere a frutto tali ingenti ricchezze. Anzi, si fanno riprendere anche dai governanti di popoli che fine a qualche secolo fa mangiavano ancora con le mani mentre Roma dominava il mondo.
Mi vergogno di essere italiano.

3 commenti:

Simone ha detto...

"Mi vergogno di essere italiano."

Sembrerebbe una coltellata, Antonio.
E invece questa vergogna deve darci la forze e l'orgoglio per rialzarci e ripartire.
Io non credo che "Italia" e "italiano" siano sinonimo di tutte quelle schifezze di cui parli.
Per cui non permetterò che certe cose accadano con tanta leggerezza, dobbiamo tutti partecipare alla vita pubblica e correggere la rotta per dimostrare quel'è il vero significato della parola "Italia".
E che si possa morire tutti impiccati se permettiamo a chi ci sbeffeggia di avere ragione.

Simone ha detto...

Dimenticavo, è bello rileggerti, mi stavo preoccupando!

Antonio Nemo ha detto...

Esattamente. E' una coltellata. Come diceva Gaber: "io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono"