venerdì 21 marzo 2008

Siamo stanchi!

Siamo stanchi di vedere mortificata la nostra sovranità.
Siamo stanchi delle promesse elettorali, di chi mente sapendo di mentire.
Siamo stanchi di sentirci dire che le tasse scenderanno senza che ci venga spiegato con quale copertura finanziaria, e quando è noto che andiamo incontro ad un passaggio economico difficile.
Siamo stanchi delle geometrie politichesi, dei centri moderati, della sinistra riformista, della destra liberale, degli antagonisti e dei radicali.
Siamo stanchi delle emergenze ininterrotte.
Siamo stanchi degli interventi di moda, dei decreti legge fatti quando c'è il morto, dei commissari nominati dopo altri commissari, dell'ipocrisia.
Siamo stanchi delle facce contrite, dei funerali di Stato, delle espressioni di cordoglio.
Siamo stanchi delle minestre riscaldate, del putridume che ricicla se stesso in una nuova carica, o che addirittura lo fa tornando a vecchie cariche.
Siamo stanchi degli avvisi di garanzia usati ad arte per colpire gli avversari politici.
Siamo stanchi di sentirci razzisti, perché ci impongono una finta solidarietà che genera solo dolore ed emarginazione.
Siamo stanchi di chi si arricchisce sfruttando la propria posizione pubblica.
Siamo stanchi di dover fare calcoli economici prima di mettere al mondo un figlio.
Siamo stanchi di chi vota il meno peggio perché non c'è alternativa.
Siamo stanchi di chi vota con i paraocchi dell'ideologia, acriticamente, a prescindere da tutto, sempre per la stessa parte.
Siamo stanchi di chi dice che tanto non cambia niente, di chi si lamenta rifugiandosi nel proprio orticello, di chi tira il sasso e nasconde la mano.
Siamo stanchi di chi litiga in un'assemblea di condominio, e non si sogna minimamente di difendere la propria Nazione.
Siamo stanchi dell'antipolitica che si arrende in cabina elettorale, e traccia la X sul più simpatico, sul più telegenico, sul più potente.
Siamo stanchi di morire sul lavoro.
Siamo stanchi dell'indignazione a comando, suscitata dai media e sovrascritta dal nuovo caso di cronaca.
Pensare che l'astensione favorisce la maggioranza, o che non ha alcuna conseguenza è esattamente il ragionamento che i politicanti si aspettano da te.
E' in questa situazione bloccata che bisogna spezzare ogni schema e decidere con coraggio.
ASTENSIONE CONTRO LA PARTITOCRAZIA
ASTENSIONE CONTRO L'ALIENAZIONE DEL CITTADINO
ASTENSIONE PER LA SOVRANITA'
L'ASTENSIONE E' UNA SCELTA DI DEMOCRAZIA!

3 commenti:

Simone ha detto...

alle prossime elezioni non mi asterrò ma eserciterò il diritto a non votare, per cui, dopo aver firmato, rifiuterò la sche da e farò mettere a verbale che non la accetto perchè nessun candidato mi rappresenta.
Per precauzione porterò copia dell'articolo di legge che mi consente di farlo.
E' una piccola sottigliezza, ma temo che l'astensione possa essere interpretata dalla cricca come un segno di disinteresse passivo degli elettori.
Anche se può contare poco io voglio che sappiano che Simone Boscali non rinuncia all'opportunità del voto, ma che allo stesso tempo non si esprime perché trova inadeguata tutta la classe politica.

Antonio Nemo ha detto...

Mi hanno però detto che devi motivare il tuo rifiuto della scheda elettorale con una ragione valida, tipo: perchè non posso esprimere voto di preferenza, poichè tra i candidati non c'è nessuno che mi rappresenta, ecc...
Non si può invece motivare dicendo: perchè mi fanno schifo, sono tutti ladri, sono tutti magnamagna ecc,...

Simone ha detto...

E' proprio il genere di motivazione che intendod are, nessuno mi rappresenta!! Aiuto!